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“Germania anno zero”, Roberto Rossellini (1947)
È incredibile come alcuni film, pur avendoli visti più volte, ad ogni visione facciano sempre male. E, per ciò che mi riguarda, “Germania anno zero” è fra questi. Il cinema di Roberto Rossellini ha sempre avuto uno scopo etico ed educativo chiaramente esplicitato dal regista, uno scopo che con il tempo è rimasto saldo seppur trasformato nei modi. “Germania anno zero” non sfugge a questa tensione civile, come del resto evidenzia palesemente il cartello introduttivo al film. Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per diventare criminale follia. Persino la prudenza dell’infanzia ne…