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“Le Havre”: i miracoli di Kaurismäki
Era dai tempi de “L’uomo senza passato” che non mi accostavo ad un film di Kaurismäki. Quasi dieci anni. “Perché mai?!”, mi sono chiesta col fazzoletto in mano giorni fa, mentre mi beavo nella visione di “Le Havre”. Forse perché la speranza e la fiducia sono valori così lontani e desueti da essere irrimediabilmente fuori moda? E indubbiamente fuori moda è la Le Havre dipinta da Aki Kaurismäki nel suo film: retrò nel design, nei colori, nelle forme degli autobus, nell’assenza di macchine, nella morte di ogni tecnologia, salvi un infido cellulare, strumento di delazione, e scarpe sneaker, che il protagonista Marcel Marx guarda con desolazione impossibilitato a svolgere il…