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“Il castello errante di Howl”, di Miyazaki
Una millenaria strega ruba la giovinezza alla docile e triste Sophie, cappellaia di una modesta bottega ereditata dal padre. L’anziana Sophie inizia a vivere la giovinezza che da ragazza non ha mai vissuto nel momento in cui mette piede nel fatiscente e cigolante castello errante di Howl, mago dalle molteplici identità in eterna fuga dalle costrizioni di uno Stato e di un mondo in cui non si riconosce. Miyazaki riprende per questa pellicola del 2004 la materia del primo romanzo di una trilogia della scrittrice inglese Diana Wynne Jones, e come sempre la trasforma a propria immagine, donando alla storia una compattezza e linearità, un fascino e una magia, che…
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“Ponyo sulla scogliera”, di Miyazaki Hayao
Sono anni che si dice che lo Studio Ghibli è in crisi, che non si riesce a trovare un valido successore di Miyazaki Hayao, e che da diversi anni anche i film del Maestro, sì, son bellini, ma rispetto ai precedenti è tutt’altra storia. Di “Ponyo sulla scogliera” (Gake no ue no Ponyo) in particolare si è detto che è un film per bambini, lo stesso Maestro ha dichiarato di voler realizzare una pellicola che fosse espressamente prima per loro e poi per il resto del pubblico. Ma se la dichiarazione di Miyazaki è segno di un’altissima attenzione e di un grande rispetto verso il mondo infantile (e chiunque abbia…
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“Kiki – Consegne a domicilio”
Ho sempre pensato che il primo film di Miyazaki Hayao di cui avrei qui parlato sarebbe stato “Nausicaä della Valle del Vento”, oppure “La Principessa Mononoke”, oppure “Totoro”… Invece no; la Lucky Red ha recentemente portato nelle sale “Kiki – Consegne a domicilio” (Majo no takkyūbin), distribuito sinora in Italia solamente per il mercato dell’home video, e ovviamente io sono accorsa al cinema per ripetere la felice esperienza che si perpetua ogni qualvolta un film del Maestro varca i miei confini natii. Naturalmente avevo già visto il film in questione, rivelazione che ha scandalizzato chi mi accompagnato davanti al sacro schermo; ma quello era un altro adattamento italiano, meno fedele……
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“I got a rock”… Charles M. Schulz e le sue “noccioline”
Giorni fa ero impegnata con alcuni amici in una faticosa disputa su chi, tra di noi, se la passi peggio. Naturalmente era una questione d’onore detenere il primato schiacciante sui concorrenti. Così, mentre enumeravamo con voce lamentosa le varie sfortune che ci colpiscono (ebbene sì, è a questi passatempi che si dedica la plebe mentre l’imperatore manda a fuoco il Circo Massimo), a furia di udire la mia querula voce ripetere “A me è successo questo… A me è successo quest’altro…”, sentivo la rassomiglianza con qualcosa, con una certa voce lamentosa… “Io un sasso…” Povero Charlie Brown che ogni notte di Halloween girava le case con gli amichetti nella speranza…
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K-ON: ci prendiamo un thé?
Quando mesi fa mi apprestai a vedere “K-ON” (e mi decisi a vederlo perché tutti ne parlavano come di un anime molto bello e soprattutto molto comico, cosa che fece subito presa su di me, in cerca di motivazioni profonde ), rimasi stupita del fatto che, sebbene in tutte le immagini promozionali le cinque protagoniste imbracciassero sempre strumenti musicali, non leggevo mai commenti sui forum o sui blog circa l’aspetto musicale della storia. Che pure a leggere la trama della serie sembra essere prioritario. No? TRAMA: le amiche del cuore Mio e Ritsu, appena approdate alle superiori, decidono di iscriversi al club di musica leggera, Keion (K-ON). Ma il club…